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Codice Etico


JonathanInnanzi tutto perchè un Codice Etico: 
molti erroneamente pensano che allevare gatti di razza pregiata sia una fonte di guadagno. Nell'immaginario collettivo l'allevamento è un'attività che si svolge su grandi numeri, e nella quanità c'è la cosiddetta economia di scala, le spese che si abbattono perché si ottengono contratti convenienti col veterinario, col fornitore di mangime, e tutto quel che serve.

Nella realtà chi alleva gatti destinati alle famiglie ha un obiettivo diverso dall'allevatore di carne da macello o da pelliccia: il soggetto venduto deve stare bene, ambientarsi rapidamente nella nuova famiglia, non essere facilmente traumatizzabile dal cambiamento di ambiente, dal viaggio in macchina etc..., essere preparato a dividere la sua vita con altri umani o amici degli umani, cani, altri gatti o pesci.

E addio economia di scala: i gatti vengono cresciuti in casa e ad ognuno è garantito uno spazio congruo, l'alimentazione personalizzata sulla base dell'età, della condizione ed altre variabili. Questo vuol dire che il numero di gatti di cui ci si riesce a prendere cura non sarà mai quello necessario ad abbattere le spese spalmandole su un discreto numero di cuccioli venduti all'anno.

Quando ci si accorge di questo, ovvero si realizzano gli ammontari delle voci di spesa, le persone più sagge vendono e sterilizzano i gatti e tornano a fare quel che facevano prima. Altri (non uso parole per definirli per non dovermi confessare 6 volte al giorno per 6 anni, nell'ambiente li chiamiamo "scucciolatori") cominciano delle politiche di "risparmio" prima e di "sfruttamento" poi.

Cibo scadente, visite veterinarie solo quando assolutamente inevitabili, test genetici non a tutti, ecocardio uno nella vita se va bene, e quello che più fa male... due o tre cucciolate all'anno per le fattrici senza necessariamente compensare con dieta super nutriente... Ad aggravare tutto questo spsso non c'è controllo sugli accoppiamenti: padri con figlie, madri con figli e fratelli e sorelle...  mi fermo qui perchè mi viene già l'istinto della belva feroce.

Chi come noi divide la propria vita, la propria casa, il proprio tempo (vacanze comprese) con gatti ha la convinzione che questi abbiano un'anima, un cuore, una sensibilità e un'emotività del tutto paragonabile alla nostra. 

Ecco il perchè del codice etico: per noi è fondamentale che chi prende gatti da noi rispetti e comprenda (le due cose insieme significano "condivida") i nostri valori. E quindi:

1) Tutti i gatti vengono venduti con il pedigree, ci costa 13 € e lo regaliamo. Questa è una garanzia per l'acquirente che ha la certezza di avere un gatto di razza pregiata ben sapendo da quali linee proviene;

2) I cuccioli vengono consegnati ad almeno 12 settimane (84 gg.) di età con due vaccinazioni e due sverminature, secondo il protocollo in uso dai nostri veterinari di fiducia;

3) I cuccioli vengono consegnati solo dopo aver stipulato la "Promessa di cessione", contratto tra le parti che ci impegna reciprocamente ad una serie di controlli prima che il contratto stesso si possa intendere perfezionato in cessione vera e propria. Le tempistiche del passaggio di proprietà sono definite nella stessa "Promessa di Cessione";

4) Chiunque acquisti da Hic Sunt Leones un cucciolo da riproduzione si impegna ad applicare questo codice etico e a farlo applicare alle persone che acquisteranno i cuccioli figli di un Hic Sunt Leones;

5) Per noi il controllo delle nascite è una cosa importante. I gattili sono pieni di creature bisognose di affetto e attenzioni. Noi ci impegnamo a mettere al mondo solo il numero di cuccioli a cui possiamo procurare una casa e una famiglia e ci impegnamo a dare a questi nati, le migliori condizioni di partenza, intendendo con questo la massima cura nella selezione di linee genetiche sane, controlli pre e post natali, adeguata integrazione alimentare se necessario, ambiente sano e socializzazione mirata alla vita famigliare. Per fare questo la maggioranza dei cuccioli saranno venduti da compagnia, cioè senza diritto di riproduzione.